Ciao Adam, raccontaci la tua formazione
– Sono diplomato come grafico pubblicitario. Poi ho ho vinto una borsa di studio per studiare allo IED di Torino e ho frequentato la sezione di illustrazione.
Cosa dovrebbe leggere chi vuole avvicinarsi per la prima volta al tuo lavoro?
– Itero Perpetuo stende le basi caotiche del mio immaginario, Inerzia le raffina in un mondo a colori e psichedelico. Dipende da che storia si vuole affrontare.
Su cosa stai lavorando ora?
– Attualmente sto lavorando per una mini serie a fumetti per Art Tribune e al terzo libro con Eris Edizioni.
Puoi dare un consiglio a chi vuole iniziare a fare il fumettista?
– Non fatelo!
Un pensiero sostenibile?
– Più pensieri: riutilizzate sempre più che potete le bottiglie di plastica. Fate la raccolta differenziata. Camminate o andate in bici e usate la macchina il meno possibile.
Il tuo lavoro è sostenibile?
– Ho delle rapidograph che continuo ad usare da almeno 3 anni, pantoni che ho dalle superiori, quaderni che ho da anni. Mi considero molto parsimonioso quando si tratta di utilizzare materiale.
Cosa pensi della parola sostenibilità?
– Penso sia una parola potente ma che a livello mediatico sia troppo utilizzata e questo svia la sua vera forza. Secondo me essere sostenibili significa soprattutto non pesare troppo sul mondo ed essere più leggiadri possibili.
Cosa non manca mai nella tua valigia a parte fogli e matite?
– Sketchbook, cuffiette per ascoltare la musica, caricabatterie per il cellulare, un libro.
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