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Filippo Scòzzari
Filippo Scòzzari iniziò a pubblicare fumetti a metà degli anni settanta sulle riviste Re Nudo e Il Mago (sulla quale fu costretto a firmarsi con lo pseudonimo Winslow Leech). Nel 1976 alcuni suoi racconti a fumetti furono pubblicati anche su Linus e AlterAlter, all’epoca riviste d’avanguardia.
Solo a Roma, nel 1977, si concretizzò il suo vecchio sogno di una rivista a fumetti autonoma, entrando nella redazione di Cannibale, periodico irregolare da ogni punto di vista, al quale Scòzzari partecipò assieme ad altri astri nascenti del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, più Stefano Tamburini e Massimo Mattioli, i due fondatori; la rivista sopravvisse per otto numeri, fino al giugno del 1979.
Dal 1978 moltissime sue vignette furono pubblicate dal settimanale satirico romano Il Male, di cui diventò in fretta una delle principali matite. È su questo foglio per esempio che nacque Suor Dentona, celebre personaggia deglutente che trasmigrò poi su altre testate.
Nel 1980, col medesimo gruppo di Cannibale, più il giornalista Vincenzo Sparagna, Scòzzari fondò il mensile Frigidaire. La rivista, fra mille avventure, durò oltre vent’anni, e Scòzzari vi realizzò le sue più note opere a fumetti: Primo Carnera, Dottor Jack, La Dalia Azzurra, Il mar delle blatte, Altri Cieli, Fango e Ossigeno, Suor Dentona e altre battaglie, Donne.
Nel 1985 col fratello Paolo fondò a Bologna l’agenzia di pubblicità A.G.O.- Alcuni Giovani Occidentali, e realizzò illustrazioni pubblicitarie per riviste di moda e clientela varia milanese.